Mano dello sportivo - Il calcio


Nonostante sia uno sport a ridotto utilizzo degli arti superiori, i traumatismi alla mano e al polso avvengono con la stessa percentuale di altri sport ad uso maggiore degli arti superiori.
Le cadute e la protezione del corpo con le mani, gli impatti con i giocatori avversari, sono spesso responsabili di fratture e di distorsioni con lesioni legamentose associate nel distretto mano, polso e gomito.


Una eccezione va fatta per il portiere che, a causa del suo ruolo, risulta maggiormente esposto ai traumi in tali sedi.
Le lesioni sono prevalentemente rappresentate da fratture e da traumi dislocativi alle piccole articolazioni. Nei giovani al di sotto dei 15 anni, prevalgono le fratture a legno verde. Tra queste prevalgono le fratture delle falangi, seguite da quelle dei metacarpi e dello scafoide che hanno un’elevata incidenza. Anche le lesioni legamentose hanno un’alta frequenza a livello del carpo, potendo determinare delle instabilità carpali secondarie.



Ruolo della mano: nel calcio l’unico ad essere autorizzato ad usare le mani è il portiere, tranne che per le rimesse laterali.


Infortuni: spesso occorrono ai danni del portiere, prevalentemente alle dita lunghe. Capita anche che possa accadere cadendo al suolo o durante un contrasto con gli avversari.


Lesioni comuni: per i portieri lesioni di placca volare, fratture delle falangi, mallet finger o frattura di scafoide. Per gli altri giocatori frattura di scafoide nelle cadute a terra.


Prevenzioni e cura: bendaggi con tape anaelastico per i portieri.